I Calanchi
Al confine occidentale del territorio di Zumpano con quello di Rovito, lungo i versanti collinari che dalla Valle del Crati progradano verso la fascia presilana, si inserisce sontuosamente una ampia e ripida scarpata dell’ordine di decine di metri, dai colori stratificati e variabili dall’oro scuro al grano, dal bruno al bruno-rossastro, costituita da terreni alluvionali depositatesi tra il Pleistocene medio e inferiore, ovvero tra 1,8 milioni di anni fa e 126 mila anni fa.
Dal punto di vista geologico rappresenta una facies deltoide identificata da conglomerati e ghiaie, con ciottoli ben arrotondati di rocce cristalline, provenienti dal complesso igneo-metamorfico del batolite silano, inclusi in matrice sabbiosa grossolana e limosa. La loro tipica morfologia ricorda largamente quella dei calanchi (caratteristici delle argille), seppur il contesto litologico è diverso, con alternanze di creste e vallecole (scannellature, solchi) longitudinali e parallele caratterizzati da assenza di vegetazione. Tali forme erosive sono create principalmente dall’azione di dilavamento e ruscellamento delle acque superficiali, che nel corso dei millenni hanno generato queste formazioni di apprezzabile bellezza.