Palazzo Ritacca-Valentini
Palazzo Ritacca-Valentini si trova nella piazza antistante la chiesa di San Giorgio Martire ed è attualmente la sede del Comune di Zumpano. La costruzione attuale differisce notevolmente da quella originaria essendo stato il palazzo rimaneggiato più volte ed avendo subito danneggiamenti in seguito ai numerosi terremoti che nei tempi hanno colpito la nostra regione (molti edifici andarono in rovina nel terremoto del 1184, assai funesto per Cosenza ed in quello catastrofico del 27-28 marzo e dell'8 giugno 1638).
Da alcuni elementi architettonici e strutturali si può far risalire l'epoca dell'edificio intorno all'anno 1000.
Sorto su precedenti fondazioni conserva tracce della primitiva struttura nell'attuale sala polifunzionale e nel sottoportico che collegava il palazzo ad un vicoletto dell'odierna via Roma.
Solo intorno al XV secolo venne eretto il primo piano con un ordine di finestre ad arco ancora visibile sulla muratura prospiciente via Roma, cominciando ad assumere la conformazione di "palazzo". Nel secolo XVII si aggiunse il secondo piano e nel XVIII secolo, secondo la tradizione popolare, un terzo piano attualmente non più esistente.
L'edificio costruito in pietra locale mista a cemento segue l'andamento della strada principale. Ha un portale lapideo con arco a tutto sesto e decorazione alla chiave di volta. Nella sagoma delle finestre, costituita da una traversa orizzontale lignea(sovrastata da mattoncini rossi) sorretta da piedritti ad asse verticale in tufo calcareo delle cave di Mendicino, si è avvertita la necessità fondamentale di risolvere con intuizione artigianale, i problemi statici connessi ai frequenti terremoti.
Emblema della storia e delle tradizioni locali, si suppone che originariamente non doveva essere un palazzo nobiliare bensì una sorta di deposito per la comunità di profughi cosentini scampati alle invasioni saracene.
Non è noto chi siano stati i proprietari nel corso dei primi secoli. Nel XV secolo fu probabile dimora di una nobile famiglia denominata "Angiò". Nel corso del XVI secolo fu sede di corte giudiziaria, vi fu praticata giustizia sommaria a causa di briganti che infestavano il territorio. La tradizione popolare racconta che le teste mozzate dei malviventi venivano esposte alle finestre del palazzo.
Nel 1830, uno dei più illustri personaggi di Zumpano, il patriota risorgimentale Angelo Ritacca, vi stabilì la sede di una delle prime Vendite Carbonare della provincia cosentina. Le fonti storiche più recenti indicano infatti come proprietari del palazzo dalla fine del 1700 a circa l'intero 1800, la famiglia Ritacca. Si ignora il motivo per cui gli eredi di Angelo Ritacca caddero in rovina;il cospicuo patrimonio familiare fu in parte espropriato e messo all'asta, in parte venduto per necessità. I figli all'epoca minori di Pietro Ritacca (a sua volta figlio di Angelo): Carolina, Pasquale, Maria Candida e Rosa furono costretti a vendere per la somma di £10.000,00 il suddetto palazzo e altri immobili, che furono acquistati il 17 settembre 1889 da Pasquale Valentini.
Della famiglia Ritacca si persero le tracce.
A quell'epoca, palazzo Ritacca, aveva le caratteristiche di una ridente costruzione signorile, ampia, accogliente e luminosa che si affacciava sulla piazza e disponeva all'interno di una corte comune; gli spazi comuni erano infatti abbastanza numerosi e diffusi mentre i vani a cui spesso si aggiungeva un "orticello" erano di solito pochi, l'edificio infatti era suddiviso in più parti, comunemente detti "quartini". Venne affittato a più famiglie, la maggior parte delle quali "allargate", nel senso che i nuovi nuclei familiari che venivano a costituirsi col matrimonio spesso restavano sotto il tetto di una delle famiglie di provenienza. Molte delle famiglie di cui si ha notizia vivevano delle proprie risorse in quanto l'attività prevalente di quel periodo era quella agricola. Al di fuori dell'abitato, in uno o più spazi comuni, venivano riversati rifiuti di ogni genere. Disponeva inoltre di numerosi annessi: casalini, legnaia, pagliaio, stalla, frantoio, cisterna e forno, contigui oppure distribuiti nelle vicinanze, spesso luoghi di aggregazione comune.
Il palazzo appartenne alla famiglia Valentini fino al 1986, anno in cui fu acquistato dal Comune di Zumpano ed in seguito completamente ristrutturato. Nel tempo lo stabile venne adibito ad altre funzioni, oltre che ad abitazione. Subito dopo l'Unità d'Italia una delle sue stanze fu adattata ad ufficio postale; negli anni '40 del 1900 al piano terra vi fu aperta una cantina ed al primo piano la Camera del Lavoro; fu sede del Comune, sezione di scuola media, ambulatorio medico negli anni '60-'70 del secolo scorso; dal 1973 al 1985 vi furono ospitate le sezioni del Partito Comunista Italiano e della Democrazia Cristiana.